Lacrime ai David di Vincenzo Mollica: "Se solo potessi... vorrei rivederle"
Avete sentito l'ultima sui David di Donatello? C'è stato un momento davvero speciale che ha coinvolto uno dei nomi più noti del giornalismo italiano. Ebbene sì, parliamo del grande Vincenzo Mollica!
Durante la serata di gala dell'evento cinematografico, il salone si è alzato in piedi per tributare un sentito applauso a Vincenzo Mollica. Quest'uomo di penna ha ricevuto un meraviglioso riconoscimento per la sua lunga e luminosa carriera. Che serata pazzesca per lui! Immaginatevi la scena: una standing ovation per omaggiare tutti quegli anni trascorsi sul campo, sempre con l'obiettivo di scavare a fondo nelle notizie, di tenerci informati e, ovviamente, di intrattenerci.
La commozione era tangibile, e Mollica, nel suo intervento, non ha lesinato ricordi ed episodi curiosi che hanno scandito il suo percorso. Mica potrebbero mancare ricordi di personaggi come il mitico Federico Fellini e il maestro Lello Bersani! Avete capito? La curiosità di Mollica era il vero motore di tutto – lui stesso lo ha detto chiaramente, senza quella sarebbe stato "un casino".
La magia dell'ascolto secondo Vincenzo Mollica
Ma il vero fulcro del suo discorso è stato l'ascolto. Pare proprio che questa sia la vera arte di un giornalista. Così dice Mollica, e chi siamo noi per contraddirlo? Sentire cosa hanno da dire gli altri, entrare nelle sfumature delle storie che raccontano, è quello che ha reso il nostro Vincenzo tanto unico nel suo lavoro.
Poi ha avuto luogo un momento che, diciamocelo, ha spremuto qualche lacrima agli occhi di tutti: Carlo Conti, facendo il bastian contrario, ha chiesto a Mollica cosa guarderebbe se potesse riavere la vista per un secondo. E lui? Tutto tenero, ha detto che vorrebbe vedere sua moglie e sua figlia. Ecco, se la serata non fosse già stata emozionante!
Applausi per un grande del giornalismo
Infine, nella sua sfilza di ringraziamenti, un cenno speciale è andato al TG1 e alla Rai, senza dimenticare il caro Lello Bersani, un mentore fondamentale nella vita professionale del nostro Mollica. Insomma, i David di Donatello hanno dimostrato ancora una volta di saper riconoscere e onorare chi, come Vincenzo Mollica, ha dato tanto al giornalismo.
Libri, telecamere, interviste, film – questo uomo ha passato una vita a raccontarci storie e a farci conoscere personaggi di mille sfumature. E quel che è certo è che il pubblico, e i suoi colleghi, non hanno avuto esitazione a mostrargli tutto il loro rispetto e affetto.
È proprio in occasioni come questa che ci si rende conto dell'impatto che certe persone hanno sulla cultura. Dal giornalismo al cinema, Vincenzo Mollica ha lasciato il segno, arricchendo con la sua presenza il mondo dell’informazione. Un grande tributo a un grande uomo, senza dubbio!
"L'occhio non vede cose ma figure di cose che significano altre cose" scriveva Italo Calvino, e la carriera di Vincenzo Mollica sembra essere l'incarnazione perfetta di questa massima. La commozione che ha accompagnato il riconoscimento al Premio Speciale ai David di Donatello non è solo un omaggio a un grande giornalista, ma è anche il riconoscimento di un modo di fare informazione che va oltre la semplice notizia. Mollica, con il suo stile unico, ha saputo cogliere le 'figure di cose' dietro ogni evento, ogni persona, ogni storia, donandoci un giornalismo che è narrazione, emozione, profondità. La curiosità e l'ascolto, le sue parole chiave, sono state la bussola che ha guidato un percorso professionale esemplare, un faro per chi crede che informare sia prima di tutto comprendere e trasmettere umanità. La sua risposta a Carlo Conti, il desiderio di vedere ancora una volta i volti amati, ci ricorda che dietro ogni grande professionista c'è sempre un grande uomo, con le sue passioni, i suoi affetti, la sua storia. E forse, è proprio questo il segreto di un giornalismo che lascia il segno: la capacità di raccontare il mondo senza mai perdere di vista ciò che ci rende profondamente umani.