Umbria, la piccola Venezia incanta i turisti: vale la pena visitarla in estate
Un borgo dell'Umbria è considerato una piccola Venezia, ecco di cosa si tratta e perché è sempre piena di turisti
Chi ha detto che in estate non si possono fare gite fuori porta alla scoperta di borghi e posti lontano dal caos della città? Avete mai pensato di trascorrere una giornata in Umbria, in particolare nel paese conosciuto da tutti come la piccola Venezia? Si tratta di un luogo unico dove poter ammirare i suoi panorami mozzafiato e gustare qualche piatto tipico.
Umbria ha una piccola Venezia: di cosa si tratta
L'Umbria è una regione ricca di piccoli borghi da conoscere dove la storia, la tradizione e la cultura vanno ad unirsi e rendono quei luoghi speciali. Tante le cose da fare e paesi da visitare, tra cui Rasiglia da tutti conosciuta come la piccola Venezia. Abitata da poco più di 50 persone, accoglie, però, migliaia di turisti che quotidianamente vi giungono per trascorrervi qualche ora di pace e relax. Si sviluppa sulla Valle del Menotre ed è un posto legato soprattutto alla sorgente e quindi all'acqua.
Non a caso è un borgo medievale che viene attraversato da un fiume, caratterizzato da ruscelli, cascate, piccole dighe. Non c'è una stagione in particolare per visitarla ma la maggior parte delle persone preferisce l'estate per via del clima più fresco e ventilato che si può percepire a differenza della città. Tuttavia, anche in autunno si può ammirare il foliage che rende il borgo ancora più bello e nel periodo di Natale viene organizzato il presepe vivente che trasforma il paese in un luogo suggestivo.
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Perché viene chiamata la piccola Venezia
Il borgo di Rasiglia è da tutti conosciuta come la Piccola Venezia dell’Umbria e Borgo dei ruscelli. Questi nomi rimandano al fatto che il paese umbro sorga intorno all’acqua della sorgente di Capovena. Oggi, l'acqua ha la funzione di attrarre i turisti che non perdono occasione di giungere sul posto per ammirare così tanta bellezza e il fiume limpido che scorre e rende l'atmosfera pura. In passato, però, la sorgente e tutto ciò che è legato all'acqua era l'unica ricchezza del borgo, sfruttata dagli abitanti per mettere in funzione mulini e opifici.
Il terremoto del 1997
Il paese umbro è riuscito a rinascere dopo un brutto terremoto che ha devastato il territorio nel 1997. All'epoca, infatti, tanti residenti lasciarono le proprie case e per molto tempo nessuno considerò quel posto. Oggi con la sua riscoperta sta ottenendo un successo strepitoso, migliaia di turisti arrivano da ogni parte del mondo, anche dall'estero, per ammirare ogni minimo dettaglio e a gustare prelibatezze del territorio.