Umbria, il borgo dei fiori è un'esplosione di colori: un'oasi incantata tutta da visitare
Avete mai sentito parlare del borgo dei fiori in Umbria? Spello è un paese unico e suggestivo: cosa fare e vedere
L'Umbria è una regione italiana ricca di posti incantati che lasciano il segno. Tanti i turisti che ogni giorno si apprestano a visitarli e a lasciarsi travolgere da così tanta bellezza. Tra le varie mete vi è la città di Spello, più comunemente chiamato il borgo dei fiori. Da quelle parti basta poco per restare sorpresi: cultura, storia e tradizione si uniscono e rendono una gita fuori porta un'esperienza incredibile.
Umbria, Spello il borgo dei fiori: cosa vedere
Spello è un paese dell'Umbria in provincia di Perugia. Rientra nell'elenco dei borghi più belli d'Italia in quanto caratterizzato da viuzze e particolarità che lo rendono unico. Sono tante le attrazioni per i turisti che vogliono concedersi una gita fuori porta. Innanzitutto, da non perdere l'Anfiteatro romano, a seguire la Porta Consolare che rappresenta l'ingresso principale del paese con la torre quadrata medievale e tre statue marmoree repubblicane. Poi ancora le Mura augustee e porta Urbica; Porta Venere e torri di Properzio, Porta dell'Arce o dei Cappuccini. Non può mancare la visita al Palazzo comunale, dove ritroviamo delle iscrizioni romane, alcuni ritratti dell'epoca Falvia e una biblioteca ricca di testi importanti. A seguire il Palazzo Urbani e la Cappella Tega caratterizzata da quadri di alcuni pittori e artisti come l'Alunno. Si passa poi alle chiese come la Chiesa di Sant'Andrea, dove al suo interno troviamo la Madonna in trono e santi di Pinturicchio e collaboratori, risalente al 1506-1508. La Chiesa di San Lorenzo Martire ricca di affreschi, un tabernacolo del Quattrocento e delle tele secentesche.
Visualizza questo post su Instagram
Un po' di storia
Spello è una città umbra non solo perché fa parte della regione omonima ma in quanto è stata fondata dagli Umbri. In seguito, però, è stata per poi essere dominata dai romani con l'impero di Giulio Cesare che la rese una colonia. Si è trasformata poi in Colonia Julia con Augusto che l'ha sostenuta nel corso della guerra di Perugia. E' poi passata a Costantino. Durante la discesa in Italia dei Barbari, il borgo umbro fu devastato. In epoca longombarda e franca, invece, ha fatto parte del ducato di Spoleto ed è poi passata al Papato. Successivamente ottenne la liberazione e adottò le proprie leggi. Fino al 1648 è stata una cittadina della famiglia Baglioni per poi essere aggiunta nella diocesi di Foligno nel 1772. Negli ultimi decenni è una delle tappe più amate dai turisti che si apprestano a visitare la regione dell'Umbria ricca di storia e di tradizioni varie come quella culinaria. Infatti, immancabile è l'assaggio di piatti tipici della zona che rendono la gita completa sotto ogni punto di vista.